Digitalizzazione, economia circolare e i cambiamenti nei consumi

La digitalizzazione ha dato luogo e continua a generare processi di profonda trasformazione nella struttura stessa delle filiere, nei tempi e luoghi della produzione e dell’utilizzo di beni e servizi. Si è inoltre innescata una revisione dei confini tradizionali tra la vendita dei beni e quella dei servizi e, con il diffondersi delle economie di piattaforma, da Uber a Deliveroo, dei confini tra lavoro autonomo e lavoro dipendente. Più recentemente la dimestichezza con l’utilizzo delle videoconferenze, diffusasi con il Covid, ha portato a valutare in modo più consapevole la necessità di incontri fisici e a rivalutare l’effettiva esigenza di prossimità tra lavoratore e luogo di lavoro, tra committente e fornitore, tra consulente e cliente. L’effetto è quello di accrescere la possibilità di acquistare i servizi da chi meglio risponde alle esigenze prescindendo da dove si trova.  

La digitalizzazione nell’ambito dei servizi sta dunque rivoluzionando non solo il nostro modo di acquistare, ma anche di utilizzare il tempo, i luoghi e anche il tipo di valore atteso e ricercato nell’interazione diretta con le persone.  

La forte accelerazione impressa dal PNRR ai processi di digitalizzazione, transizione energetica ed economia circolare induce numerosi interrogativi per una migliore comprensione dello scenario emergente. La digitalizzazione porta ad una maggiore o minore domanda di mobilità e servizi di trasporto? Le politiche di economia circolare portano ad una minore o maggiore circolazione fisica di merci? La possibilità di svolgere dalla propria abitazione gli acquisti e di lavorare, aumenta o diminuisce il tempo che trascorriamo fuori di casa? In che modo si modificano i luoghi in cui viviamo e lavoriamo? Come cambia il modo di vivere l’abitazione? E come interagisce la dimensione privata e lavorativa in termini di tempi, momenti, luoghi, relazioni. I consumi procedono verso una crescente o decrescente materialità? 
Da ultimo, ma non per importanza, la transizione demografica, in combinazione con l’evoluzione tecnologica, porterà con sé anche cambiamenti nella domanda e nei modelli di consumo: in che modo potremo ad esempio consentire un invecchiamento attivo delle persone nelle proprie abitazioni? Come fare in modo che sia la stessa possibilità di migliorare la vita delle persone a fungere da fattore di innovazione del mercato?

L’approccio IDEA si focalizza dunque sul comprendere il modo in cui i bisogni, le preferenze, le rappresentazioni interagiscono con la digitalizzazione e danno luogo da parte delle persone a modificazioni nella domanda di beni e servizi e, a livello aggregato, di infrastrutture di servizio.  

Aree di ricerca 

  • Mobilità: In che modo la digitalizzazione, lo smart working, l’ecommerce, modificano i modi e i luoghi di lavoro e consumo e come queste trasformazioni incidono poi sulla domanda di mobilità, in termini di distanze, orari, frequenza degli spostamenti?  
  • Residenzialità: Come si trasforma il modo di vivere lo spazio domestico, tra dimensione privata e professionale? In che modo la digitalizzazione sta modificando le nostre abitazioni e come questo potrebbe cambiare anche le scelte abitative e professionali nei diversi profili di consumatore? 
  • Geografia del lavoro: come si modifica la geografia del lavoro? Aumenta o diminuisce la distanza tra luogo di lavoro e residenza? Ci sono differenze tra uomini e donne? Per quali tipologie di impiego e settore? 
  • Economia circolare e dematerializzazione dei consumi: l’economia circolare che effetti produce sulla domanda di movimentazione delle merci? Come si modifica il paniere dei consumi, tra beni e servizi e tra consumi materiali e immateriali in relazione ai diversi profili di consumatore? Come i processi di reshoring interagiscono con l’economia circolare? 
  • Cambiamenti nella domanda di utilities e servizi pubblici: In che modo l’economia circolare modifica la produzione di rifiuti? Come si riorganizzazione i processi di gestione dei rifiuti e come cambiano le modalità di trattamento e smaltimento e il fabbisogno di infrastrutture?  

Attività di ricerca-intervento 

IDEA è impegnata nello studio delle caratteristiche e della quantificazione della domanda effettiva e potenziale espressa dai diversi profili di consumatore nei settori della mobilità delle persone, delle residenzialità, nelle infrastrutture di trasporto delle merci, nelle infrastrutture di servizio e di produzione energetica. Il programma di ricerca-intervento comprende iniziative e progetti, realizzati insieme con le istituzioni, stakeholder dei territori, imprese per:  

  • Implementazione e sviluppo di specifici progetti di ricerca e di osservatorio permanente 
  • Individuazione e quantificazione della domanda potenziale  
  • Produzione di dati e scenari  

Spunti di approfondimento e riflessione 

(2020), (a cura di) Position Paper. Per una nuova stagione di sviluppo: 15 Linee di intervento per il Veneto. White Paper, Confartigianato Imprese Veneto, Mestre

Maset S. (2018), (a cura di) Tessendo il futuro. Nuove relazioni per la città di Vittorio Veneto. Post Editori, Padova

Maset S. (2014), Opportunità e resistenze nei nuovi contesti economici e produttivi, in Quaderni della Fondazione Francesco Fabbri, 2

Maset S., Polesana M. (2011), La professione dell’ingegnere nella provincia di Treviso, Rapporto annuale sul mercato del lavoro 2010, Osservatorio Economico e Sociale di Treviso

Feltrin P., Maset S., Valentini M., Dalla Torre R. (2010), Crescita economica, infrastrutture e mobilità: la scala sovraregionale e quella infraregionale, in Perulli P. (a cura di), Nord regione globale. Il Veneto, Bruno Mondadori, Milano

Feltrin P., Maset S. (2007), I servizi nei sindacati. Il caso dei Caf, Edizioni Lavoro, Roma