Logiche, forme e strumenti della rappresentanza degli interessi

Nell’ultimo decennio sono emersi rilevanti fattori di tensione nel contesto economico e politico dando luogo a sfide nell’esercizio delle azioni di rappresentanza. Da un lato, a partire dalla crisi economica del 2008, c’è stata una accelerazione nella mortalità di aziende, un aumento della sensibilità al pagamento delle quote associative e una maggior domanda per servizi al di fuori degli ambiti di compliance. I processi di digitalizzazione hanno inoltre posto in evidenza la necessità di esplicitare, alla prova della disintermediazione, il valore della funzione svolta dalle associazioni di rappresentanza, attualizzando la propria missione. Si tratta di passaggi complessi che richiedono interventi organizzativi per salvaguardare la sostenibilità finanziaria delle associazioni.

Dall’altro lato si assiste ad una maggiore complessità dell’attività di rappresentanza sulle politiche pubbliche in relazione alle quali viene richiesta alle associazioni una sostanziale azione di monitoraggio e valutazione ex ante degli effetti.

Non da ultimo il rafforzarsi di istanze populiste nello scenario politico ha posto anche le associazioni di rappresentanza nella condizione di dover ridefinire il proprio posizionamento politico e i processi di costruzione del consenso.

Ciò sottopone le associazioni di rappresentanza, a tutti livelli in cui si esprimono, a forti sfide di natura organizzativa e funzionale per tenere una relazione tra l’associazione, la concettualizzazione degli interessi collettivi e gli interessi concreti degli associati. 

Aree di ricerca-intervento

Alla base di ogni attività delle associazioni di rappresentanza vi è, da un lato, l’individuazione del proprio dominio di azione, dall’altro il mantenimento del rapporto con la base associativa intesa come capacità di ascolto, rafforzamento dell’identità, interpretazione della domanda di rappresentanza e azione volta al perseguimento del mandato. In ciò si esprime la capacità di rispondere alle istanze degli associati creando per loro condizioni di vantaggio attraverso azioni di lobbying sul decisore politico, contrattando con le controparti, attraverso la fornitura di servizi e informazioni altamente specifiche, attraverso azioni di intermediazione nei confronti delle istituzioni.

Rappresentanza e contrattazione: Tipicamente, la prima fase di vita delle associazioni è totalmente orientata alla rappresentanza degli interessi. Essa costituisce la ragione fondante dell’associazione stessa. Scopo primario, una volta aggregati un numero sufficiente di associati intorno ad un interesse specifico, è quello di ottenere riconoscimento e legittimazione; quindi di rappresentare gli interessi dei membri, in particolare attraverso azioni di contrattazione collettiva. 

Servizi associativi: Alla rappresentanza degli interessi si aggiunge, laddove l’aggregazione funzionale riesca, la produzione, in sede associativa, di servizi. Sebbene le funzioni di aggregazione e di rappresentanza mantengano nel tempo un ruolo fondamentale, la funzione di erogazione di servizi tende ad assumere un peso preponderante. 

Politiche economiche: Una ulteriore fase evolutiva delle associazioni di rappresentanza è definita dalla promozione di politiche economiche. Le ragioni sono strettamente legate alla trasformazione del sistema economico e industriale e derivano dalla convinzione che una reale tutela degli interessi degli associati non possa limitarsi alla richiesta di benefici, ma debba cercare di costruire direttamente nuove convenienze economiche.

Attività di ricerca

IDEA supporta le associazioni di rappresentanza datoriali e sindacali nell’analisi del loro posizionamento di mercato, nella formulazione di posizioni, nella definizione e implementazione di linee di marketing strategico anche attraverso percorsi di sviluppo e rafforzamento organizzativo. Forniamo inoltre soluzioni su misura per rilevare e valutare la customer satisfaction e per l’analisi competitiva nell’ambito dei servizi associativi. 

  • Supporto conoscitivo approfondito e costante, atto a favorire le strategie decisionali (indagini economico/sociali, sondaggi di opinione, monitoraggio della stampa).
  • Ottimizzazione della capacità dell’associazione di farsi promotrice di interessi, sia attraverso iniziative autonome che attraverso momenti di dialogo e confronto, più o meno istituzionalizzati, con i diversi attori che su quel territorio agiscono.
  • Supporto all’individuazione degli ambiti di intervento prioritari per lo sviluppo del territorio
  • Supporto all’elaborazione di documenti programmatici/agende strategiche.
  • Supporto all’organizzazione di iniziative pubbliche (convegni, seminari, interventi) volte a socializzare la mission dell’associazione e/o le scelte strategiche messe in atto.

Spunti di approfondimento e riflessione

Maset S. (2021), (a cura di) Libro Bianco sulla Pedemontana Veneta. Impatti futuri e temi emergenti, Post Editori, Padova

(2020), (a cura di) Position Paper. Per una nuova stagione di sviluppo: 15 Linee di intervento per il Veneto. White Paper, Confartigianato Imprese Veneto, Mestre

Maset S. (2019), (a cura di) Ripartire dalle comunità per una crescita sostenibile. White Paper, Confartigianato Imprese Veneto, Mestre

Maset S., Polesana M. (2011), La professione dell’ingegnere nella provincia di Treviso, Rapporto annuale sul mercato del lavoro 2010, Osservatorio Economico e Sociale di Treviso

Feltrin P., Maset S. (2010), Come resistere al declino. L’opzione dei servizi nei sindacati, Quaderni Rassegna Sindacale, 3

Feltrin P., Maset S. (2007), I servizi nei sindacati. Il caso dei Caf, Edizioni Lavoro, Roma